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sabato 30 marzo 2013

Torta rustica stracchino e salsiccia

Vi andrebbe di provare una torta rustica un po' diversa dal solito? Sì? Bene, seguite le indicazioni e scroprirete il gusto spettacolare di questa preparazione.

Si tratta di una torta salata scoperta qualche tempo fa... e dato che stasera sono ai fornelli per preparare parte del pranzo di Pasqua (sì, domani siamo invitati e ci siamo divisi i compiti), quale migliore occasione per mostrarvi il procedimento (con passaggi fotografati) per realizzare questa "Torta rustica stracchino e salsiccia"?

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia (tonda o rettangolare...a vostra scelta)
400 grammi di salsiccia
1 cipolla
170 grammi di stracchino
1/2 bicchiere di vino bianco 
2 uova fresche
30 grammi di grana padano grattuggiato
sale q.b.
pepe q.b.
olio extravergine d'oliva q.b.

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente mettiamo un filo di olio extravergine d'oliva ed una tazzina da caffè di acqua (aggiungere acqua permette all'olio di raggiungere il punto di fumo più tardi del solito).

Tritiamo la cipolla finemente (o lo scalogno se preferiamo) e facciamola rosolare in padella per qualche istante (n.b. io di cipolla ne ho messa decisamente meno, ma solo perchè a mio marito non piace).

Togliamo il budello alla salsiccia, sbricioliamo ed aggiungiamola alle cipolle.



Facciamo cuocere a fuoco medio per 15 minuti circa e, poco prima del termine della cottura, sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare la parte alcoolica.


Nel frattempo in una ciotola a parte, sbattiamo due uova, incorporiamo lo stracchino, il grana padano grattuggiato ed aggiustiamo di sale e di pepe.

Mescoliamo quanto più possibile fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere un composto omogeneo.


Stendere la sfoglia nella teglia e bucherellare il fondo con la forchetta.

Versiamo il ragù di salsiccia e poi, sopra, la crema di formaggio.


Cuociamo in forno già caldo a 180° per 20-25 minuti controllando la cottura di tanto in tanto.








Portiamo in tavola e serviamo tiepida o calda.

Buon appetito!

giovedì 28 marzo 2013

Un'idea per gli antipasti di Pasqua? Provate gli involtini di prosciutto e yogurt

Buon Giovedì Santo a tutti i lettori,

la Pasqua di Resurrezione si avvicina a grandi passi e, senza dimenticare le celebrazioni religiose di questi giorni, si è tutti presi con i preparativi per il pranzo di domenica e per l'eventuale gita fuori porta di Pasquetta (tempo permettendo!).

Sempre alla ricerca di qualcosa di sfizioso e "nuovo" da preparare, mi sono imbattuta in questa ricettina che voglio condividere con voi.

Lo so, molti tra voi sono sicuramente più esperti di me nell'arte culinaria e vedo in rete veri e propri capolavori fatti con le vostre abili  mani, ma se siete a corto di idee.... eccovi quello che voglio preparare io da portare in tavola come antipasto veloce.





INVOLTINI DI PROSCIUTTO E YOGURT

Ingredienti per 8 involtini (4 persone):

  • 8 fette di prosciutto cotto di alta qualità tagliate spesse
  • 3 uova
  • 100 grammi di formaggio spalmabile
  • 3 cucchiai di maionese
  • 3 cucchiai di yogurt intero
  • 2 cucchiai di erba cipollina tritata
  • qualche filo di erba cipollina lasciato intero
  • succo di limone q.b.
  • sale e pepe q.b.

Preparazione:

Prepariamo le uova soda e lasciamole raffreddare.

Rimuoviamo il guscio e tritiamole a piccoli pezzettini.

In una ciotola mescoliamo la maionese, lo yogurt ed il formaggio spalmabile fino ad ottenere una crema omogenea e morbida.

Uniamo un pizzico di sale e di pepe.

Aggiungiamo a questa crema le uova sminuzzate, l'erba cipollina tritata ed un goccio di succo di limone.

Amalgamiamo tutto per bene e disponiamo il composto sulle fette di prosciutto cotto.

Arrotoliamo e leghiamo questi involtini con qualche filo di erba cipollina.


Qualche consiglio:

Se volete provare qualcosa di diverso, potete sostituire le uova di gallina con 20 piccole uova di quaglia, acquistandone qualcuna in più per la decorazione del piatto.

Potete eventualmente aggiungere all'interno di ogni involtino anche qualche rotellina di cetriolo sottaceto. Io personalmente preferisco non alterare troppo il sapore della crema.

Se non mangiate subito questi deliziosi involtini, teneteli in frigorifero e toglieteli una decina di minuti prima di portarli in tavola.


lunedì 25 marzo 2013

Sappiamo davvero destreggiarci nell'arte del reciclo?

Un caro a saluto a tutti voi che mi seguite e a quanti passano per la prima volta dal mio blog.

Sensibile alle problematiche del nostro bel Pianeta vado chiedendomi spesso e volentieri cosa fare per aiutare la Terra nel mio piccolo: evitare gli sprechi, riutilizzare più e più volte quando riutilizzabile, acquistare prodotti che abbiano poco imballaggio, reciclare... Stop... Ecco...

R E C I C L A R E

Trovato! Questo post vuole parlare proprio di quello. Vedo che molti tra voi ospitano nei propri blog marchi che, per fortuna, iniziano ad essere attenti all'ambiente che ci circonda; si tratta di prodotti definiti "eco-friendly" o "green".

Prodotti che hanno packaging interamente reciclabile se non addirittura biodegradabile.

Ma poniamoci una domanda? Sappiamo tutti DAVVERO differenziare i nostri rifiuti?

Non so voi, ma ogni volta che ho qualcosa da buttare, lo giro e lo rigiro chiedendomi: "E questo dove va?"
Carta o cartone, alluminio o metallo, vetro, plastica, umido, secco...
"Accidenti, ma siamo sicuri che questa sia proprio carta?"  oppure  "Questo incarto sarà proprio plastica?"

 E tante altre domande di questo genere...

Ultimamente molti produttori hanno iniziato a scrivere sugli incarti dove conferire gli imballi e così, leggendo attentamente, sono loro a risolverti il problema e chiarirti le idee.

Su altri, invece, compare il famoso simbolo "reciclabile" con l'apposito codice.  


Una o più lettere che stanno ad indicare la composizione dell'incarto (o dell'imballaggio) che ci permette di capire in quale bidone gettare il nostro rifiuto.

Non male, vero?  In questo modo non ci sono più scuse: tutti, ma proprio tutti, devono RECICLARE!

Da qui l'idea di condividere con voi la tabella riassuntiva europea che segue la direttiva 94/62/CE con il riepilogo di tutti i codici suddivisi per tipologia di imballo. Seguendola vedrete che con il tempo i codici resteranno ben impressi nella mente e fare la raccolta differenziata non sarà più un problema.

PLASTICHE:

PET (o PETE): bottiglie di acqua e bibite, flaconi di shampoo e bagnoschiuma
PEHD (o HDPE): flaconi di detersivi, vasetti di yogurt
PVC: vaschette e contenitori per alimenti
PE-LD (o LDPE): sacchetti cibi surgelati
PP: buste della pasta, bottigliette di ketchup
PS: bicchieri monouso
O: altre plastiche

CARTA:

PAP: carta, cartone ondulato e non.

METALLI:  

FE: acciaio
ALU: lattine di birra e bibite varie

MATERIALI IN LEGNO:  

FOR: legno e sughero

TESSILI:

TEX: materiali in cotone e juta o altri tessili

VETRO:

GL: bottiglie o contenitori in vetro trasparente o colorato

MATERIALI COMPOSTI:

C: in questo caso dovremmo trovare sugli imballaggi il codice "C" seguito dal codice riferito al materiale principale di cui è composto. Non sempre ciò avviene. Molti produttori si devono ancora adeguare alle norme. Nel caso di imballaggi composti occorre cercare di separare il più possibile i vari componenti.

ATTENZIONE: prima di conferire plastica, vetro e lattine varie è bene risciacquare sotto acqua corrente per rimuovere ogni residuo del cibo o liquido contenuto in origine. 

    
So di non aver di certo scoperto l'acqua calda, ma magari c'è ancora qualcuno in giro che come me non aveva mai VERAMENTE approfondito la questione.




sabato 23 marzo 2013

I sapori della tradizione bergamasca a portata di click

Buongiorno amiche e amici e ben ritrovati, 


Ho deciso di portarvi con me alla scoperta delle zone in cui abito, quelle della bergamasca, e lo faccio non tanto parlandovi di luoghi specifici ma delle sue eccellenze gastronomiche.
E ve ne parlo grazie ad un sito che è nato un paio di anni fa: "Mangiartipico" e lo trovate al seguente indirizzo web:

http://www.mangiartipico.it/




COME NASCE E COSA E' "MANGIARTIPICO"
Il sito nasce con l’intento di unire sotto uno stesso “logo” una serie di aziende enogastronomiche che, sul territorio bergamasco, sono considerate un po’ il fiore all’occhiello per quanto riguarda la divulgazione della tradizione di cibo e vini locali.
Ai giorni nostri più che mai la pubblicità è la vera anima del commercio e, ultimamente, quella fatta sul web riesce a raggiungere in breve tempo milioni di persone sparse in ogni angolo del mondo.
I fondatori di “Mangiartipico” hanno pensato, così, di promuovere i prodotti che fanno parte dell’eccellenza di Bergamo e della sua vasta provincia e fare in modo che quanti più utenti possibili riescano non solo a conoscere le aziende locali, ma anche acquistare comodamente tali ghiottonerie dal proprio salotto di casa.



 
UN'OCCHIATA AL SITO
Il sito accoglie i visitatori con un simpatico benvenuto, mostrando una foto delle vallate bergamasche e, in sovraimpressione, dei disegni della “mercanzia” che poi sarà l’oggetto reale del sito stesso:
• Pasta e riso
• Formaggi
• Bevande
• Farine e cereali
• Miele
• Olio e aceto
• Polenta
• Salumi
• Vini e liquori
• Confetture
• Dolci
La presentazione degli stessi creatori recita così:

“Una selezione di produttori da sempre legati al loro territorio, la garanzia di lavorazioni autenticamente tradizionali fondata sull’utilizzo delle migliori materie prime locali, il rapporto diretto e senza intermediari con l’invio rapido al vostro domicilio. Mangiartipico è un’opportunità unica per riscoprire l’inimitabile patrimonio gastronomico della terra bergamasca, la sua gente, le sue tradizioni, i suoi valori, gli infiniti colori dei suoi gusti”.

Sulla sinistra della home page, possiamo cliccare su una serie di menù che ci metteranno in collegamento ad ulteriori pagine, a seconda delle nostre esigenze e delle nostre scelte:

• Carrello: è il vero e proprio “supermercato virtuale” dove stazioneranno i prodotti che via via sceglieremo durante il nostro percorso
• Produttori: qui possiamo trovare l’elenco completo di tutti i produttori che aderiscono (e quindi mettono in vendita i propri prodotti) a questa iniziativa. Cliccando su ogni singolo produttore si aprirà una breve scheda di presentazione, così come il suo indirizzo.
• Guida all’acquisto: qui sono elencati i pochi e semplicissimi step per iniziare ad entrare nella realtà di “Mangiartipico” e poter procedere con gli acquisti. Occorre innanzitutto registrarsi con i propri dati per poter poi accedere all’area riservata in cui compariranno i nostri ordini e lo stato di evasione degli stessi. Una volta ottenuta l’utenza si può iniziare a curiosare tra i prodotti e procedere agli eventuali acquisti. Una volta terminato il nostro “shopping”, possiamo controllare il nostro “carrello” e confermare l’ordine, passando così al pagamento certificato (per il pagamento spiegherò meglio in seguito le varie possibilità). A pagamento avvenuto e verificato dalla sede, ci verrà recapitata all’indirizzo e-mail da noi segnalato in fase di registrazione una e-mail con la conferma d’ordine e le informazioni relative alla prevista consegna.

CONSEGNE E SPEDIZIONI
 
Mangiartipico affida le sue consegne al corriere espresso SDA e spedisce il mercoledì di ogni settimana tutti gli ordini ricevuti entro il mezzogiorno del lunedì precedente.
Il corriere SDA garantisce la consegna al destinatario entro le 24/48 ore dalla presa presso “Mangiartipico”.
Tutto viene preparato con cura, raccogliendo i prodotti dai vari produttori che vengono poi confezionati in grandi scatole a temperatura controllata, per preservare la freschezza degli alimenti spediti.


I PAGAMENTI
Una volta confermato il nostro ordine, è il momento di procedere con il pagamento della cifra totale. Possiamo scegliere tra i seguenti metodi, accettati da “Mangiartipico”:
• Carta di credito: sono accettate le carte Visa – Cartasi – Mastercard
• Carta prepagata Postepay
• Paypal
• Bonifico bancario Decisamente comodo il pagamento con le carte di credito in quanto ci permettono di avere la priorità assoluta sull’evasione del nostro ordine, essendo il pagamento con carta certificato e, quindi, il beneficiario ne ha una prova “certa” sin da subito.
Se scegliamo, al contrario, di pagare tramite bonifico bancario dobbiamo attendere che il beneficiario abbia verificato di aver ricevuto il nostro pagamento sul proprio conto corrente bancario. Considerato che, nella prassi, ci vogliono due o tre giorni, la conseguenza è che la consegna del nostro pacco possa slittare anche alla settimana successiva.







LA NEWSLETTER
Se desideriamo essere costantemente aggiornati sulle novità di “Mangiartipico” senza dover necessariamente entrare nel sito, possiamo avvalerci della possibilità di iscriverci alla Newsletter, semplicemente compilando tutti i campi del form di iscrizione.

COME NON LASCIARSI TENTARE?
Per darvi un’idea dei prodotti commercializzati tramite questo sito, voglio elencare qualcuno delle numerosissime e gustose delizie in cui ci possiamo imbattere cliccando sul menù a tendina posto in alto sulla home page.
Tra la pasta, un posto d’onore è sicuramente assegnato ai Casonsei (Casoncelli) vale a dire i ravioli tipici bergamaschi.
Cosa dire poi delle diverse (non sapevo ne esistessero così tante!) farine per la polenta?
O ancora dei formaggi delle nostre vallate: il Branzi o le varie formaggelle orobiche.
E poi tanto e tanto miele delle nostre apicolture locali, i vini ed i passiti, i distillati, le confetture, le salse e le conserve e tanto altro ancora.
Una menzione particolare la riservo all'interessante possibilità di farsi confezionare ghiotti pacchi regalo. Partendo da un pacco dal costo di 48 eur sino a pacchi ben più impegnativi dal punto di vista economico, possiamo ordinare un pezzo di Bergamo da donare a chi ci sta più a cuore. I pacchi contengono, a seconda della “taglia”, un assortimento di alimenti tipici.

Provate a dare un’occhiata. Non vi costa nulla… troverete sicuramente qualcosa di particolare per voi, per sperimentare nuove ed interessanti ricette, o magari come idea regalo.
Per quanto riguarda me, ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire tra i produttori partner un caseificio in cui faccio sempre tappa quando ci spostiamo in valle per qualche weekend o vacanza. Un caseificio davvero ben fornito e con dei formaggi che io adoro!!!
E spesso, ci sono delle interessanti promozioni con pacchi scontati e nuove proposte per le festività: adesso, per esempio, ci sono le offerte di Pasqua.

Sono dell’idea che quando si vuole conoscere una città ed il suo territorio, è bene non solo studiarne la storia ed i monumenti, ma anche le ricchezze che custodisce. In questo caso siamo di fronte a ricchezze enogastronomiche egregiamente racchiuse in un portale internet che, a mio avviso, mancava proprio alla città di Bergamo.


Grazie a tutti per la lettura.

venerdì 22 marzo 2013

Porte aperte alla cultura: tornano le Giornate Fai di Primavera

Ben ritrovati a tutti amici e amiche,

oggi non voglio parlarvi di cucina, trucchi e belletti dei quali tra l'altro leggo sempre più che volentieri le vostre splendide recensioni.

Questa mattina qui da noi c'è un sole spettacolare che mette davvero di buonumore e fa pensare alla primavera; peccato solo che per i prossimi giorni le previsioni meteo non siano tanto clementi... Ma chissà, magari ci sarà solo nuvoloso e niente pioggia. Vedremo.

E proprio del prossimo fine settimana voglio parlarvi con questo post, per ricordarvi che stanno per tornare le 

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA


Il 23 ed il 24 marzo 2013 il Fondo Ambiente Italiano ritorna con la sua bellissima iniziativa per far conoscere al pubblico tesori di architettura e paesaggistici che risultano inaccessibili durante tutto il resto dell'anno.

La prossima sarà la XXIa edizione e, dall'inizio di questa stupenda e lodevole esperienza, qualcosa come 7 milioni di visitatori ne hanno preso parte, godendo appieno di bellezze sconosciute ai più,

Lo sapete che nel prossimo weekend le porte saranno aperte in oltre 700 strutture? Si tratta di musei, castelli, ville antiche, siti archeologici e parchi che normalmente non possono essere visitati.

Il tutto, con un contributo libero da parte di chi prenderà parte alla bellissima iniziativa.

I fondi raccolti serviranno al FAI per ristrutturare e mantenere l'enorme patrimonio architettonico, culturale e naturale della nostra magnifica Italia e preservarlo a beneficio delle generazioni future.

Visitando il sito FAI non solo troverete notizie relative alle "Giornate Fai di Primavera" ma anche informazioni sulle attività del Fondo Ambiente Italiano che durano tutto l'anno.

Date un'occhiata al link


E se volete sapere quali siti saranno aperti il 23 ed il 24 marzo nella vostra regione consultate la pagina all'indirizzo


Un'idea interessante ed originale per il prossimo fine settimana, per scoprire e conoscere un pezzo della nostra bella Italia.



giovedì 21 marzo 2013

Un aiutante di cui non potrei più fare a meno

 Buongiorno a tutti,

fuori splende il sole ed io mi sono già messa all'opera con le pulizie domestiche.
La voglia è poca, lo ammetto: con questa bellissima giornata appena iniziata mi verrebbe voglia di prendere Mila (la mia cagnolina) ed uscire a fare una lunghissima passeggiata.
Ma le cose da fare sono talmente tante che, per il momento, ho deciso di rimandare.... almeno a più tardi.

Dicevo di Mila, la mia cagnolina di circa 3 anni che ho adottato da un canile della zona: è simpaticissima, ha un musetto furbissimo e non perde occasione per combinarmi scherzi. Ma io la adoro.
Se non fosse che in questi giorni ha iniziato la muta del pelo, quindi potete immaginarvi cosa abbia in giro per casa!!!
Ed essendo peli neri, si vedono eccome.

Per fortuna ho un validissimo alleato per la pulizia dei miei pavimenti: prima di passare con lo straccio ed il disinfettante, prendo il mio super aspiravolvere "Dyson DC29" e via con le pulizie.



L'ho acquistato circa 3 anni fa; si tratta di un marchio ormai facilmente reperibile in tutte le catene di elettrodomestici e nei centri commerciali e, negli ultimi tempi, ha lanciato nuovi modelli sempre più tecnologici e funzionali.

Precedentemente a questo, ho avuto solo un aspirapolvere modello scopa elettrica di altra marca, uno di quei prodotti con all'interno il sacchetto da cambiare quando saturo.
Non mi trovavo male, ma sentivo l'esigenza di avere un prodotto senza sacco (senza dubbio più pratico e a mio avviso più igienico) e più potente di quanto non lo fosse il vecchio strumento.
Non conoscevo il marchio "Dyson", ma quando sono arrivata in negozio ce n'erano una gran quantità di modelli per tutte le esigenze e tutte le tasche e così, a parità di caratteristiche con altre marche più note e pubblicizzate, ho notato che questo aveva un costo inferiore (seppure non di moltissimo).
Ha completato l'opera il commesso definendolo un prodotto "eccezionale" (ed oggi come oggi posso dire che aveva perfettamente ragione).

LE CARATTERISTICHE TECNICHE:

-Dimensioni: 441*293*356 mm
-Peso: circa 7 kg
-Potenza di aspirazione: 280 watt aria
-Capacità del contenitore: 2 litri
-Lunghezza del cavo: 6,5 metri
-Raggio d'azione: 10 metri
-Tecnologia: Root Cyclone


Aprendo la scatola al momento dell'acquisto, ho trovato il manuale d'uso ed una piccola guida rapida, la garanzia con le relative informazioni, un accessorio multifunzione e la bocchetta a lancia.

L'accessorio altro non è che una spazzola con doppia fessura che permette una pulizia efficace anche sotto i mobili bassi; un portento sotto il mio letto in ferro battuto dove mi è sempre complicato arrivare! Il tubo si regola in lunghezza per non doversi chinare e spezzarsi la schiena.

Poi, per fare in modo che tutto resti sempre in ordine, "Dyson" ha fatto sì che la bocchetta e la spazzola possano agganciarsi lungo il tubo per mezzo di una clip senza così avere accessori sparsi un po' ovunque.

Posso aggiungere che il cavo è davvero molto comodo in quanto, una volta terminato l'utilizzo del mio aspiravolvere, si riavvolge nel suo vano semplicemente premendo il bottone posto sul corpo dell'aspirapolvere, proprio vicino al serbatoio di raccolta. Grazie a questo accorgimento si evita di avere lunghi fili attorcigliati che escono dal nostro ripostiglio ed in cui è davvero facile inciampare.

Il peso specificato nelle caratteristiche che ho riportato sopra riguarda l'intero aspirapolvere ma considerate che il corpo dello strumento è appoggiato a terra e noi spostiamo "a traino" solo il tubo all'estremità del quale è posta la spazzola per le pulizie. Il corpo, in pratica, ci seguirà comodamente in quanto dotato di rotelle.

Se vi state chiedendo cosa è questa tecnologia "Root Cyclone" bene, sappiate che lì per lì me lo sono chiesta anche io ed il nome, onestamente, mi faceva simpaticamente paura.

Mi sono dunque informata sul libretto informativo ed ho scoperto che questa tecnologia sfrutta una forza centrifuga che giunge ad altissimi livelli per rimuovere in maniera efficace la polvere ed ogni altro residuo senza mai perdere in potenza di aspirazione.

Girando qua e là in rete nel periodo successivo all'acquisto, poi, ho scoperto che esistono tanti altri accessori per completare l'aspirapolvere, sebbene la versione base sia già ottima ed efficace.
Ho scelto di ordinare online un'ulteriore spazzola definita "Turbo", più robusta di quella in dotazione, più potente, che scorre più agevolmente su ogni superficie, tappeti compresi.
Con la spazzola originaria, infatti, capitava di rimanere intrappolata tra i fili del mio tappeto "Shaggy"; questa nuova spazzola, al contrario, percepisce la differenza di superficie e si adegua trovando il modo ideale per scorrere e rimuovere lo sporco.

Anche questa, quindi, si è rivelata una scelta azzeccatissima.

Bene, direi che per il momento è tutto.

Se volete ulteriori informazioni su "Dyson" ed i suoi nuovi prodotti, date un'occhiata al loro sito web; lo trovate al seguente indirizzo:




Grazie, come sempre, per aver letto un po' di me e delle mie recensioni.

A presto!






martedì 19 marzo 2013

L'orto di marzo: il risveglio della terra

In questo post vi voglio parlare di un tema che mi sta particolarmente a cuore: la natura, ed in particolare tutto quello che riguarda un orto.

A dirla tutta questa passione è ancora allo stato embrionale; ho sempre abitato in città e la possibilità di trovare un piccolo spazio verde per i miei "esperimenti e pasticci" era pari a zero.
Poi mi sono sposata e trasferita in provincia ed abito in una casa con un po' di giardino a disposizione.
Ed ora, sono quattri anni che ho avuto questa "illuminazione" ed il desiderio di provare a produrre da me la verdura che finisce in tavola.
Più che altro, diciamo che mi cimento con "l'arte dell'orto in vaso" (e scusate il gioco di parole), quindi con produzioni limitate ma che mi danno comunque soddisfazione.

Se volete provare anche voi a riempire qualche vaso inutilizzato o un angolo del vostro giardino con frutta e verdura di stagione, sappiate che non è così difficile come si possa pensare.
Quello che ci vuole è un pizzico di costanza, tanta pazienza nell'attesa ed una base di partenza data dal calendario lunare.

Sì perchè avevano ragione i nostri nonni quando dicevano che tutto nella natura è sotto l'influenza della luna: capelli, unghie, maree... E lo stesso per la crescita di frutta e verdura.

A seconda che ci si trovi in fase di luna crescente o calante, ci sono determinate cose da fare nell'orto.



Partiamo con la scoperta dei lavori di marzo

Dobbiamo, innanzitutto, fare una precisazione: quando si parla di semina e coltivazioni ci si imbatte in diversi termini che possono sfuggire alla comprensione dei meno esperti.
Da neofita, provo a fare una brevissima sintesi su ciò che ho imparato io:
SEMINA IN PIENA TERRA: come dice l'espressione stessa, è la tecnica con cui i semi vengono messi direttamente "a dimora", vale a dire nel campo o nel terreto precedentemente preparato.
SEMINA IN SEMENZAIO: i semi necessitano di germogliare in piccoli contenitori prima di essere definitivamente trapiantati in terra. Con l'applicazione di coperture in vetro o plastica trasparente si possono tenere sotto controllo le temperature interne di queste piccole "serre", ed è possibile anche controllare il tasso di umidità che si forma all'interno.
SERRA FREDDA/SERRA CALDA: a seconda che le colture necessitano di particolari temperature per arrivare a germinazione.

Tenete presente che marzo è un mese ancora relativamente freddo e, dunque, è consigliabile tenere al riparo le vostre semine.

I LAVORI DA FARE CON LA LUNA CRESCENTE

 Le semine:
All'aperto: bietole da costa e da taglio, cicorie, piselli, prezzemolo, radicchio, spinaci.
In semenzaio all'aperto: verze e cavolo nero.
In serra calda: basilico, cetriolo, anguria, zucchina, zucca, melone.

I trapianti: 

Cavolo cappuccio.

I LAVORI DA FARE CON LA LUNA CALANTE

Le semine:

All'aperto: aglio, valeriana, spinacio, carota, cipolla, ravanello, rapa.

In serra riparata: sedano.  

Marzo è il mese in cui la terra si risveglia e gode dei primi raggi di sole caldi.
Occorre però fare attenzione alle improvvise, ma possibili, gelate notturne.  

Grazie a tutti per le letture ed i commenti. Proseguirò il viaggio alla scoperta dell'orto nel mese di aprile.